Numero 204 - Novembre 2013
Storia in Network, in collaborazione con Booksystem Editore, celebra il prossimo centenario del primo conflitto mondiale restituendo ai lettori saggi, memoriali e romanzi ingiustamente dimenticati dai grandi circuiti editoriali.
La Grande Guerra ritrovata
di ALESSANDRO FRIGERIO
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Il prossimo anno cade il centenario dello scoppio del primo conflitto mondiale. Una guerra che sconvolse il continente europeo trascinando in un tritacarne infernale milioni di uomini, dalle Fiandre ai Dardanelli, dalle Dolomiti alla Galizia, dalle acque dell’Atlantico ai deserti del Medio Oriente. In quel drammatico gorgo, che per i contemporanei apparve così incomparabile da definirlo “la Grande Guerra” – inconsapevoli che di lì a un ventennio con l’avanzata hitleriana su Varsavia sarebbe stata derubricata al livello meno enfatico di Prima guerra mondiale –, furono travolti imperi di formazione più o meno recente: da quello tedesco, fondato solo quattro decenni prima da Bismarck, alla monarchia asburgica, che nel dualismo austro-ungarico aveva cercato un vano equilibrio alle sue instabilità interne, fino all’impero zarista, pervaso da contraddizioni sociali lenite alternativamente da caute riforme e accelerazioni rivoluzionarie.
Le pagine più drammatiche di quella lunga stagione di guerra, i principali episodi bellici e gli sconvolgimenti sociali che ne seguirono sono stati analizzati da numerosi studiosi che hanno prodotto saggi di sintesi estremamente efficaci, scandagliando gli aspetti diplomatici all’origine del conflitto, le vicende militari di quei cinque anni di guerra e le contraddizioni del nuovo mondo riassemblato con la conferenza di pace a Versailles. Ma con ciò, in un certo senso, cauterizzando la Storia, privandola cioè di quel suo immenso carico di drammi, eroismi e tragedie che invece a lungo rimase sospeso sul mondo europeo e che lasciò traccia in saggi, memorie e romanzi pubblicati nell’immediato dopoguerra da chi ne visse in prima persona gli eventi.

Per questo motivo Storia in Network, in collaborazione con l’editore Booksystem, ha deciso di riportare all'attenzione dei lettori alcuni titoli ingiustamente dimenticati, riunendoli in una collana intitolata “Grande Guerra”. Da una parte narrativa e poesia, con opere che, al momento della loro uscita, fecero letteralmente scalpore e furono premiate dal pubblico al pari di altre oggi ormai considerate a tutti gli effetti dei classici. Dall'altra parte, saggi e memoriali per rivivere le vicende belliche e i retroscena politici e diplomatici attraverso gli occhi di chi ne fu testimone e talvolta protagonista. Da qui una collana, rigorosamente in formato digitale, che vede come prime uscite tre volumi che non potranno non suscitare l’attenzione dei tanti appassionati di storia: expedition, l’offensiva austriaca nel Trentino, scritta dal generale Pompilio Schiarini; La guerra europea 1914-1918, un ampio estratto delle “Memorie della mia vita” di Giovanni Giolitti; e Il fuoco, uno straordinario e crudo romanzo di Henri Barbusse ambientato nelle trincee francesi nell’area del Pas de Calais.

La Strafexpedition, cioè l'offensiva austro-ungarica del maggio-giugno 1916, tentò invano di infrangere il sistema difensivo italiano sugli altipiani vicentini. La tenace e sanguinosa opera di contenimento operata dall’esercito italiano, e di cui oggi si è quasi persa la memoria, risultò decisiva per la tenuta del fronte e per impedire agli austro-ungarici di sfociare nella Pianura padana a un anno esatto dal nostro ingresso in guerra. Il testo del generale Pompilio Schiarini (1855-1935), attento testimone di questa vicenda, fu pubblicato dalla Libreria del Littorio nel 1928 ma riesce ancora oggi a restituire tutta la dimensione epica e tragica di quelle battaglie. Il linguaggio sobrio, l'attenta disamina dei fatti e le belle pagine dedicate alle drammatiche vicende di Cesare Battisti e Fabio Filzi, fanno di quest'opera un vero e proprio "classico ritrovato".

Ben più note sono le “Memorie” di Giovanni Giolitti (1842-1928). Il grande costruttore dell’Italia liberale, l’artefice dell’ampliamento della base democratica nazionale e del vasto
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ammodernamento sociale ed economico che ne conseguì, ha dedicato pagine straordinariamente efficaci alle vicende che condussero allo scoppio della Prima guerra mondiale e alle vicissitudini che dalla neutralità portarono il nostro Paese a schierarsi a fianco delle potenze dell’Intesa. Ne La guerra europea 1914-1918 vengono offerti al lettore gli ultimi quattro capitoli delle “Memorie”, a coprire il periodo tra la fine della guerra di Libia (1912) e le dimissioni dell’ultimo governo Giolitti, nel giugno 1921. Con stile sobrio ed efficace lo statista piemontese esprime il suo punto di vista privilegiato sulle polemiche tra neutralisti e interventisti, sui rapporti con le cancellerie delle principali potenze europee, sulle trattative diplomatiche che avrebbero potuto condurre a un soddisfacimento delle mire irredentiste senza giungere al conflitto con l’Austria-Ungheria, nonché sugli sviluppi politici ed economici nell’immediato dopoguerra: dalla crisi di Fiume all’occupazione delle fabbriche. L’approccio disincantato e razionale ai grandi problemi sul tappeto, così come l’austero distacco da ideologismi preconcetti, rimangono ancora oggi tra i principali pregi non solo di quest’opera, ma di tutta l’azione politica giolittiana.

Pubblicato alla fine del 1915, Il fuoco, opera dello scrittore e giornalista francese Henri Barbusse (1873-1935), può essere annoverato tra i romanzi “contro”. Fece scalpore – e conquistò immediatamente un vastissimo pubblico – il crudo realismo con cui viene narrata la durissima vita di trincea di un gruppo di soldati francesi sul fronte occidentale. La lotta quotidiana contro il fango, la pioggia, il vento; la cronica scarsità di cibo; l’insufficienza dell’equipaggiamento; il fenomeno degli imboscati, un esercito altrettanto numeroso di
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quello impegnato in prima linea: tutti temi assenti nella propaganda ufficiale e nelle alate prose degli interventisti. Ma questo romanzo è molto più di una denuncia: è un inno all’uomo, capace di conservare una scintilla di coscienza, di compiere un gesto di altruismo perfino quando viene scaraventato nel gioco al massacro della guerra, in cui la morte può giungere senza preavviso in qualsiasi momento.

Nei prossimi mesi la collana “Grande Guerra” si arricchirà di nuovi titoli. Ricordiamo, tra le prossime uscite, le Memorie di guerra di Padre Giovanni Semeria, cappellano militare presso il Comando Supremo e influente consigliere di Luigi Cadorna, tanto da essere definito da alcuni il Rasputin italiano; Uomini in guerra, il romanzo antimilitarista di Andreas Latzko che fu bandito da tutti i Paesi europei coinvolti nel conflitto; Fame usurpate, un saggio di Alberto Lumbroso dedicato alla complessa vicenda del Comando Unico Interalleato.
I volumi sono acquistabili su Amazon Kindle Store. A partire dalle prossime settimane saranno disponibili anche su altre piattaforme e librerie on-line, sempre in formato digitale.
BIBLIOGRAFIA
  • Pompilio Schiarini, Strafexpedition. L’offensiva austriaca nel Trentino - Booksystem Editore, Novara, 2013.
  • Giovanni Giolitti, La guerra europea 1914-1918. Memorie della mia vita - Booksystem Editore, Novara, 2013.
  • Henri Barbusse, Il fuoco - Booksystem Editore, Novara, 2013.